RIFLESSIONE SULLA PAROLA DI DIO

PER LA SETTIMANA

28 LUGLIO 2024

 

 

17a DOMENICA PER ANNO – B

 

LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI

 

 

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,

ospite dolce dell'anima,

dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo,

nel pianto, conforto.

O luce beatissima,

invadi nell'intimo

il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,

nulla è nell'uomo,

nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò ch'è sviato.

Dona ai tuoi fedeli 

che solo in te confidano

i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,

dona morte santa, dona gioia eterna.

 

 

 

INTRODUZIONE ALLA PAROLA DI DIO

 

 

ACCOGLIENZA -

Riuniti attorno alla stessa mensa, celebriamo oggi la "domenica della moltiplicazione dei pani". È un segno che ci invita a guardare oltre, a quel Pane che fra poco sazierà la nostra fame di verità e di amore; e la Parola di Dio ci dirà che solo ciò che avremo condiviso basterà per tutti e ne avanzerà.

Chiediamo il perdono per esserci tante volte chiusi alle necessità dei fratelli, per non aver saputo saziare la fame di nessuno, per aver pensato solo a noi stessi..

 

PRIMA LETTURA (2Re 4,42-44) -

Il profeta Eliseo, a somiglianza di Dio, sa contare solo fino a 1. Perciò può distribuire senza pensieri il dono ricevuto.

 

SALMO RESPONSORIALE (Sal. 144) -

Il salmo responsoriale è un inno al Signore che manifesta la sua bontà e sazia gli uomini con i beni della terra e con quelli del cielo.

 

SECONDA LETTURA (Ef. 4,1-6) -

È un richiamo accorato dell'apostolo all'unità e alla pace di tutti i cristiani. La vocazione ricevuta con il battesimo è questa.

 

VANGELO (Gv. 6,1-15) -

La moltiplicazione dei pani è come un'eucaristia: Gesù rende grazie e distribuisce il cibo. Per noi, condividere il pane materiale vuol dire prepararci a condividere anche quello spirituale.

 

Prima Lettura

 

Dal secondo libro dei Re
2Re 4,42-44
 
In quei giorni, da Baal-Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia.
Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.

Parola di Dio.

 

 

Salmo Responsoriale

Dal Sal 144 (145)

 

R. Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

 

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. R.
 
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente. R.
 
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità. R.

 

 

Seconda Lettura.

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 4,1-6
 
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

Parola di Dio.

 

 

Acclamazione al Vangelo

 

Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo. (Lc 7,16)

Alleluia.

 

Vangelo

 

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,1-15
 
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Parola del Signore.

 

 

PER LA MEDITAZIONE

 

          

Al seguito di Gesù c’era molta gente (soprattutto quando le cose andavano bene). Le folle seguono Gesù, per vedere i Suoi prodigi. E quando ci si mette in cammino dopo un po’ può venire fame… Allora Gesù, alzati gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?

Sembra che Gesù voglia provocare Filippo, ma c’era troppa gente da sfamare…!

Anche oggi Cristo rivolge la stessa domanda ad ognuno di noi…la rivolge a noi cristiani europei che stiamo attraversando una crisi che colpisce una moltitudine di gente.

Ci sono situazioni di vita dove anche noi sperimentiamo la nostra incapacità ad aiutare il prossimo, ci sentiamo piccoli e impotenti.

Abbiamo pensato di non poter fare nulla, che il nostro aiuto è ben poca cosa…Che tutta la buona volontà degli italiani onesti è ben poca cosa, non si vede la via d’uscita e ogni giorno è peggiore del precedente! La stessa risposta di Filippo spesso nasce in noi: “Gli rispose Filippo: Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo”.

La nostra umanità di fronte a certi eventi è spesso sconfitta ed è grande la tentazione di dire “si salvi chi può” ognuno pensi a sé.  In fondo è proprio quello che sta capitando oggi: i poveri gridano e i ricchi tacciono e fanno le guerre.

“C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?”. La risposta di Filippo è un far capire che non si può fare niente, si salvi chi può…

 “Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano”   

            Gesù per compiere questo miracolo si serve di quel “poco e insufficiente” che avevano i suoi discepoli.

            Anche se quello che possedevano i discepoli era chiaramente inadeguato, Gesù parte da quel poco che l’uomo mette a disposizione. E’ un chiaro invito a guardarci dentro…

Il nostro poco donato con gioia e messo nelle mani di Dio basta per tutti. Questo è un primo insegnamento forte che la Parola del Vangelo viene a donarci: Dio vuole far passare il Suo Amore attraverso le nostre mani.

Attenzione però, questo brano porta in sé una Parola ancora più profonda. Nella vita dell’uomo non esiste solo una fame fisica da soddisfare con il cibo che perisce. In noi c’è la necessità di alimentarci di Dio. Cristo è il vero cibo che non perisce.

Tutte le volte che ci cibiamo del Corpo di Gesù la nostra vita si alimenta, la nostra vita si trasforma.

Anche noi, in Dio, diveniamo pane per il nostro prossimo.

Quando si ha questa convinzione non importa se il nostro prossimo ha un colore diverso della pelle; non importa se il nostro prossimo prega un dio diverso; non importa se il nostro prossimo non crede in niente e nessuno; non importa se il nostro prossimo si è macchiato dei peccati più orribili.

L’uomo che ha Dio nel cuore condivide la sua vita con il prossimo, lo ama. Se sei in Dio condividi il “tuo” pane; condividi la “tua” casa; condividi la “tua” terra; condividi le lacrime del “tuo” prossimo. Il credente ama Dio nel prossimo.

Il mondo ci offre tante “scorciatoie” per risolvere i tanti mali che ci affliggono. Spesso sono strade di morte che l’umanità, intere nazioni, intraprendono.

E’ in arrivo un figlio non desiderato? Problema facile da risolvere, ammazziamolo, abortiamo…; Tua moglie non è più quella adorabile fanciulla che qualche secolo fa ti sedusse? Problema facile da risolvere, congediamola, divorziamo… Un uomo soffre troppo e non c’è speranza di guarigione? Problema facile da risolvere, una punturina indolore o una “staccata alla spina” e lo dipingiamo pure come un atto di umanità...   Una nazione piena di debiti? E tagliamo quella nazione dalla nostra Europa! 

Purtroppo la storia è piena di queste nefandezze. Per l’uomo che mette da parte Dio, che rifiuta Dio, questo è il pane quotidiano! Purtroppo, a volte, noi cristiani, con il nostro silenzio e con la nostra indifferenza, ci rendiamo colpevoli di questi mali.

Che nefandezza aver messo da parte nella nostra grande Europa le radici cristiane!

Il cristiano si prende cura degli ultimi, dei deboli, di quelli che non hanno voce in capitolo. Essere cristiani consiste nello sperimentare la Mano di Dio nella storia di tutti i giorni e capire che il Suo braccio non si è accorciato, che Lui provvede sempre per noi, per tutta l’umanità.

“E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato” Anche oggi avanzerebbero  i dodici canestri…  

 

 

PREGHIERA DEI FEDELI

 

Preghiamo, fratelli e sorelle, lo Spirito Santo perché ci ispiri desideri e richieste degne di Dio.

 

Preghiamo e diciamo insieme: ascoltaci, o Signore.

 

1. Per la Chiesa, perché formi un solo corpo in un solo Spirito, per la fede in un solo Signore, per la grazia di un solo battesimo.  PREGHIAMO.

 

2. Per il Papa e per il nostro vescovo, perché il Signore li conservi degni del ministero che hanno ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine, pazienza e coraggio.  PREGHIAMO.

 

3. Per i volontari della carità, perché, con la nostra collaborazione, possano distribuire pane e sorriso a chi ha fame di cibo e di amore. PREGHIAMO.

 

4. Per i responsabili della società civile, perché garantiscono a tutti casa, lavoro e dignità umana. PREGHIAMO.

 

 

O Dio, datore di ogni dono, accogli ed esaudisci queste preghiere che ti abbiamo rivolto per Cristo, nostro Signore. Amen.