RIFLESSIONE SULLA PAROLA DI DIO

PER LA SETTIMANA

1 DICEMBRE 2024

 

1a DOMENICA DI AVVENTO - C

 

IL RITORNO GLORIOSO DI CRISTO

 

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,

ospite dolce dell'anima,

dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo,

nel pianto, conforto.

O luce beatissima,

invadi nell'intimo

il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,

nulla è nell'uomo,

nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò ch'è sviato.

Dona ai tuoi fedeli 

che solo in te confidano

i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,

dona morte santa, dona gioia eterna.

 

 

 

INTRODUZIONE ALLA PAROLA DI DIO

 

 

ACCOGLIENZA -

Il tempo di Avvento ci lancia nel mistero sconfinato di un Dio che si fa uomo per amore. E sarà proprio lo Spirito Santo ad essere al centro della nostra attenzione. È lui il Consolatore, è lui che ci riempie di speranza, di fiducia e di amore e "rinnova la faccia della terra". Domandiamo adesso perdono perché invece di vegliare con la lampada accesa, abbiamo lasciato che il nostro cuore e la nostra vita diventassero grigi, opachi, abitudinari.

 

PRIMA LETTURA (Ger. 33,14-16) -

Il profeta Geremia ha visto la distruzione di Gerusalemme, il suo tempio profanato, il popolo trascinato in schiavitù. Eppure trova il coraggio di offrire ancora una speranza: la morte non avrà l'ultima parola.

 

SALMO RESPONSORIALE (Sal. 24) -

Il salmo è una preghiera piena di fiducia: Dio non ci abbandona e ci prepara sempre un futuro.

 

SECONDA LETTURA (1Ts. 3,12-4,2)-

Ai cristiani di Tessalonica l'apostolo Paolo insegna come devono prepararsi al ritorno del Signore:

crescendo nell'amore.

 

VANGELO (Lc. 21,25-28.34-36) -

I sussulti della storia, le catastrofi naturali, le crisi epocali non devono impaurire chi ha fede in Dio e crede che Gesù tornerà a prenderci con sé. L'importante è vegliare e pregare nell'attesa.
 

 

LA PAROLA DI DIO

 

Prima Lettura

 

Dal libro del profeta Geremìa
Ger 33,14-16
 
Ecco, verranno giorni - oràcolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda.
In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra.
In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.

Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale

Dal Sal 24 (25)

 

R. A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido.

 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, 
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, 
perché sei tu il Dio della mia salvezza. R.

Buono e retto è il Signore, 
indica ai peccatori la via giusta; 
guida i poveri secondo giustizia, 
insegna ai poveri la sua via. R.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà 
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti. 
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza. R.

 

 

Seconda Lettura

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
1Ts 3,12-4,2
 
Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell'amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate -, possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.

Parola di Dio.

 


Acclamazione al Vangelo

 

Alleluia, alleluia.

Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza. (Sal 84,8)

Alleluia.

 

 

Vangelo

 

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,25-28.34-36
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».

Parola del Signore.

 

 

PER LA MEDITAZIONE

 

 

            Mi ha sempre colpito l’affermazione di Gesù che troviamo in questo passo del Vangelo: “gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra”.

            Una paura mortale! Una paura bestia! E’ la paura che prende ogni persona quando vede frantumarsi ciò in cui confidava e che sembrava sicuro e inattaccabile.

            Se ci pensiamo bene succede anche a noi quando ci vediamo in pericolo di perdere quello in cui confidavamo: un lavoro, una relazione, il posto dove abitiamo, la considerazione degli altri…

            Gesù, parlando nel Tempio di Gerusalemme che secondo gli ebrei del suo tempo era destinato a rimanere eterno, annuncia invece la totale provvisorietà sia del tempio che di ogni altra costruzione umana materiale, politica e religiosa….

            Gli ebrei conoscevano bene la storia che li precedeva, e che era caratterizzata dal sorgere e dal finire di super potenze e imperi che dopo una fase di splendore e di pretesa eternità, venivano poi distrutti e ingoiati da una successiva superpotenza. E questo susseguirsi di potenze e imperi, che iniziano e poi finiscono, ha caratterizzato anche la storia da Gesù in poi, fino a noi.

            Niente è eterno, specialmente quello che ha la pretesa di comandare e controllare tutto. E chi confida in un potente (sia dal punto di vista economico che politico e persino religioso) alla fine sperimenta che è precario e mai definitivo. Da qui la paura e l’angoscia di vedere venir meno le proprie sicurezze economiche, politiche e religiose.

            Non è forse un po’ la fotografia di quello che succede oggi?
            Sembra proprio che la paura si stia impadronendo di tutti per una crisi interminabile dal punto di vista economico che toglie sicurezze e fa vedere un futuro nero e angoscioso.

            Siamo dunque anche noi destinati a morire di paura?

            Se tutto, persino le istituzioni religiose, sono in crisi e mostrano spesso segni di decadenza, siamo destinati alla fine?

            “Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria… risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”

            Più che mai che in questo momento è bene ricordare che il Vangelo è “buona notizia”, è via di verità e di speranza!

            Gesù invita a sperare nel Figlio dell’uomo che viene. E non parla solo di un futuro lontano, anche perché rischierebbe di esser un discorso bello ma inutile per noi che viviamo oggi nella paura.

            Il Figlio dell’uomo è già nell’umanità che vive con lui.

            Con Gesù è iniziata l’era in cui ciò che è veramente umano vince ogni paura contro ciò che è disumano e schiaccia l’uomo.

            Ciò che è disumano, cioè il potere che schiavizza, la ricchezza che impoverisce e la religiosità che avvilisce, sono destinati a finire, mentre ciò che è veramente umano, cioè l’amore, l’unità, la pace… sono destinati a venire con potenza e gloria nel mondo.

            Ci crediamo davvero? Siamo pronti a giocarci in questa speranza e a costruire un mondo che anche nella più nera crisi, non è povero di umanità?

            State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano…” ci dice Gesù.

            Facciamo in modo che i nostri occhi non si chiudano di fronte ai segni della presenza di Gesù che si manifesta tra di noi.

            Facciamo in modo che non siamo addormentati dalla paura e chiusi in noi stessi, perché rischiamo davvero che insieme alle potenze disumane che tendono a distruggere il mondo, veniamo distrutti anche noi.

            Vegliare pregando, non significa rifugiarsi in chiesa perché fuori il mondo va male e siamo spacciati…

            Al contrario vegliare pregando significa vivere in mezzo al mondo, in ogni situazione, cercando segni di umanità vera e facendo noi stessi la nostra parte, sul modello del Figlio dell’uomo che è Gesù, così come Lui ci ha testimoniato nel suo Vangelo.

 

 

PREGHIERA DEI FEDELI

 

È la prima domenica di Avvento, davanti a noi si apre un cammino di preparazione e di attesa. Esprimiamo al Signore le richieste che ci nascono dentro in questo momento.

 

Preghiamo insieme e diciamo: Vieni, Signore Gesù.

 

1. Perché la Chiesa si faccia prossima a tutte le persone che sono in attesa di un segno di solidarietà e speranza. PREGHIAMO

 

2. Per il Papa e il nostro Vescovo, perché siano uomini di Dio e aprano davanti a noi le strade del futuro da costruire secondo il Vangelo, nella giustizia e nella pace. PREGHIAMO

 

3. Per le vittime delle guerre e delle violenze, per i profughi e gli esiliati, per tutto l'immenso dolore di un mondo senza Dio, perché sia capace di guardare in alto, aspettando la salvezza dall'unico Salvatore. PREGHIAMO

 

4. Per noi, perché questo mondo consumista non ci faccia prigionieri di bisogni che non abbiamo, di desideri che ci vengono suggeriti da altri, di preoccupazioni e affanni che ci impediscono di pensare alle cose che veramente contano. PREGHIAMO

 

 

Sei tu, Signore, che semini nella nostra storia la pace, la giustizia e la gioia. Concedici un raccolto abbondante nella luce del tuo Spirito, che con te e con il Figlio è benedetto nei secoli dei secoli. Amen.