RIFLESSIONE SULLA PAROLA DI DIO

PER LA SETTIMANA

4 GIUGNO 2023

 

SS. TRINITA'

 

IN COMUNIONE D'AMORE

 

 

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,

ospite dolce dell'anima,

dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo,

nel pianto, conforto.

O luce beatissima,

invadi nell'intimo

il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,

nulla è nell'uomo,

nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò ch'è sviato.

Dona ai tuoi fedeli 

che solo in te confidano

i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,

dona morte santa, dona gioia eterna.

 

 

INTRODUZIONE ALLA PAROLA DI DIO

 

ACCOGLIENZA –

“Sia benedetto Dio Padre e l’unigenito Figlio di Dio e lo Spirito Santo, perché grande è il suo amore

per noi”. Dio è Trinità, comunità di Persone che si amano, e abita nel nostro cuore dal momento del

battesimo dando e cercando solo amore. Domandiamo perdono per esserci dimenticati tante volte

che l’amore si paga solo con l’amore.

 

PRIMA LETTURA –

Manifestandosi a Mosè, Dio si è fatto conoscere come il tre volte Santo, l'inavvicinabile, il creatore e

Signore dell'universo. Eppure egli è anche il Dio vicinissimo, che cammina in mezzo al suo popolo.

 

SALMO RESPONSORIALE -

Il salmo che ora pregheremo ci ricorda che appartenere a Dio non è schiavitù, ma è strada di libertà,

sicurezza nei pericoli, luce di speranza.

 

SECONDA LETTURA –

Solo lo Spirito Santo, afferma Paolo, è spirito di adozione filiale, pegno di

gloria futura e di gioia presente: la gioia di poter chiamare Dio: "Papà!".

 

VANGELO –

Con l'ordine di evangelizzare e battezzare nel nome della Trinità, Gesù ci rivela non solo la

natura intima di Dio, ma soprattutto che solo accettando nella nostra vita tutte e tre le Persone divine

noi possiamo dirci cristiani.

 

 

 

LA PAROLA DI DIO

 

Prima Lettura  Es 34, 4b-6. 8-9
Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.
 
Dal libro dell'Èsodo
In quei giorni, Mosè si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.
Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà». 
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervìce, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità». 

 



Salmo Responsoriale  Dn 3,52.56


A te la lode e la gloria nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi 
e siedi sui cherubini.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.

 



Seconda Lettura  2 Cor 13, 11-13
La grazia di Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo. 
 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi. 
Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.
La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

 



Canto al Vangelo  Cf Ap 1,8


Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.
   

   
Vangelo  Gv 3, 16-18
Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
 
Dal vangelo secondo Giovanni
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

 

 

PER LA MEDITAZIONE

 

Fatti a immagine di Dio, comunità di amore, siamo creati per vivere con gli altri. Senza gli

altri siamo niente. La tentazione più insidiosa è tradire questo DNA, lasciandoci vincere dall’illusione

di poter essere felici da soli, di poter bastare a noi stessi.

Se ci mettiamo davanti a Dio cercando di capire come mai tre possa essere uno e uno

possa essere tre, non ci capiamo niente. Non solo su Dio, ma su noi stessi. Perché, se siamo fatti a

immagine sua, come mai in noi e in tutta la realtà dove viviamo, uno non è mai tre, e tre non è mai

uguale a uno? Lasciamo quindi da parte la matematica e la geometria – pensare di essere fatti a

immagine di un triangolo non è incoraggiante – e accogliamo i piccoli spiragli che Dio ci concede per

entrare nella sua vita.

“Il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà”. È

questo ciò che Dio creatore e padre dice a Mosè.

“Misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà”… Sono tutte

caratteristiche che affermano la necessità, il bisogno di stare con gli altri.

A chi è solo e vuole rimanere solo non servono “misericordia, pazienza, amore e fedeltà”,

perché questi sentimenti richiedono un rapporto con gli altri. Mosè lo capisce. Perciò lo invoca: “Che

il Signore cammini in mezzo a noi”.

È consolante avere come compagno di strada chi è misericordioso, paziente, carico di amore

e di fedeltà.

Dio creatore e padre non è un solitario. Misteriosamente ha bisogno di compagnia e ci offre

la sua compagnia.

Ce la offre donandoci Gesù. È con Gesù che egli cammina realmente, fisicamente con noi:

“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio”.

Ce lo dona per averci sempre con lui, per l’eternità: “Dio ha tanto amato il mondo da dare

il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.

Ma noi siamo “un popolo di dura cervice”, capaci di rifiutare l’amore che Gesù è venuto a

donarci. Lo Spirito Santo è il dono di Gesù che ci dà la capacità di capirlo, di accogliere la “grazia” e

così instaurare la comunione con il padre.

Dio non è un solitario ma una comunità di amore. Dio è comunione.

Adesso possiamo intuire l’immenso dono di essere stati fatti “a sua immagine”: non siamo

fatti per essere soli, ma per vivere in comunione. Ecco perché la solitudine è il nostro spauracchio. In

tutte le età.

Il bambino, se si sente solo, o viene lasciato solo, diventa insicuro. Il ragazzo che non si

sente accettato dai compagni si complessa. L’adolescente e il giovane che non riescono a instaurare

rapporti di amicizia rischiano di cadere in comportamenti negativi e devianti. L’adulto che rimane solo

si sente un fallito. L’anziano che viene lasciato solo perde l’interesse per la vita.

Le tentazioni di Gesù nel deserto, le tentazioni di ogni uomo e donna, non sono altro che la

spinta a pensare soltanto a se stessi, preoccupandoci unicamente del proprio stomaco, di metterci

non con gli altri ma al di sopra, di tentare di sostituirci a Dio.

Il comandamento di Gesù: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri

come io vi ho amato” (Gv 15,12) è l’antidoto contro questa tentazione, fonte di ogni sofferenza, di

ogni tristezza, di ogni ingiustizia.

“Fatti a sua immagine”, se vogliamo realizzare la nostra vita, dobbiamo fare di tutto per

resistere all’egoismo.

Se vogliamo essere veri, il nostro biglietto da visita non può che essere quello di Dio:

“misericordiosi e pietosi, lenti all’ira e ricchi di amore e di fedeltà”.

 

 

PER LA PREGHIERA

 

Fratelli, celebrando il mistero della S. Trinità, dobbiamo aprire la nostra intelligenza e il nostro

cuore per accettare questa rivelazione fatta da Cristo, che Dio è amore. Inondati da questa

luce eleviamo le nostre preghiere.

 

Preghiamo insieme e diciamo: ascoltaci, o Signore.

 

1+ Preghiamo per la Chiesa, perché sia libera di annunciare a tutto il mondo l'amore misericordioso

del Padre, la redenzione operata dal Figlio, la santificazione dello Spirito attraverso la Parola di Dio e

la grazia dei sacramenti. PREGHIAMO

 

2+ Preghiamo per il papa, i vescovi, i sacerdoti, i catechisti, perché guidino i fedeli alla conoscenza

del mistero di Dio e li aiutino a credere alla presenza della Trinità nella loro anima per entrare sempre

dì più in comunione con Dio e con i fratelli di fede. PREGHIAMO

 

3+ Preghiamo per i missionari che obbediscono al comando di Gesù: Andate, annunziate,

battezzate, perché nelle loro difficoltà sentano sempre vicina la presenza invisibile di Cristo che li

accompagna, li difende, li aiuta. PREGHIAMO

 

4+ Preghiamo per le comunità religiose contemplative, perché siano il luogo della lode, del dialogo

con Dio, della comunione fraterna e i giovani possano scoprire la bellezza e la fecondità di una vita

gioiosamente offerta. PREGHIAMO

 

 

PADRE NOSTRO

 

 

Signore, il tuo Figlio ci ha rivelato l'infinita misericordia del tuo cuore di Padre. Aiutaci a scoprire ogni giorno di più

questo amore operante in noi stessi, nei nostri fratelli e negli avvenimenti del mondo, perché anche noi sappiamo

rivelarlo agli altri e viviamo così nella gioia della Trinità. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.