4a DOMENICA DI PASQUA - C
IL PASTORE DI TUTTI GLI UOMINI
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò ch'è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa, dona gioia eterna.
INTRODUZIONE ALLA PAROLA DI DIO
ACCOGLIENZA -
Oggi, domenica del Buon Pastore, la Chiesa intera prega per le vocazioni, in particolare per quelle sacerdotali e religiose. Una Chiesa senza preti o senza persone consacrate totalmente a Dio, non potrebbe più vivere; voi, fratelli e sorelle, sareste come pecore senza pastore, nessuno potrebbe più darvi l'eucaristia e il perdono dei peccati; nessuno pregherebbe per voi o si prenderebbe cura di tanti vostri bisogni fisici e spirituali. Di questo occorre rendersi conto e pregare, come ci ha detto di fare Gesù, perché non manchi mai questo dono alla Chiesa.
PRIMA LETTURA (Atti 13,14.43-52) -
Negli Atti degli Apostoli vediamo come la parola divina, rifiutata dai giudei, è accolta invece con gioia dai pagani. La Chiesa si espande, nonostante tutte le opposizioni: niente la fermerà.
SALMO RESPONSORIALE (Sal. 99) -
Il salmo responsoriale canta la gioia del popolo di Dio che riconosce in Cristo il suo pastore e a lui si affida fiducioso.
SECONDA LETTURA (Apocalisse 7,-17) -
La storia umana, dice il libro dell'Apocalisse, è una storia di violenza e di persecuzione. Ma i cristiani devono sapere che Dio li protegge, che Cristo li salverà e li consolerà, trasformando i vinti in vincitori.
VANGELO -
Gesù è il nostro pastore, ma noi siamo le sue pecore, che ascoltano la sua voce e lo seguono?
LA PAROLA DI DIO
Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 13,14.43-52
In quei giorni, Paolo e Bàrnaba, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia e, entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, sedettero.
Molti Giudei e prosèliti credenti in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, cercavano di persuaderli a perseverare nella grazia di Dio.
Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: "Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra"».
Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 99 (100)
R. Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza. R.
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo. R.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione. R.
Seconda Lettura
L’Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 7,9.14b-17
Io, Giovanni, vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani.
E uno degli anziani disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
Non avranno più fame né avranno più sete,
non li colpirà il sole né arsura alcuna,
perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono,
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. (Gv 10,14)
Alleluia.
Vangelo
Alle mie pecore io do la vita eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,27-30
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore.
PER LA MEDITAZIONE
È un dramma non soltanto per noi, ma per i credenti di tutti i tempi; lo era anche per i discepoli: il dramma, cioè, di guardarsi intorno e di fare esperienza della "grande tribolazione"! La tribolazione di ogni giorno: i giusti che pagano, che a volte sono uccisi; la tribolazione dei "guai", delle disgrazie che qualche volta attraversano la vita.
E i credenti si domandano: "Ma dov'è Dio? Perché non ci protegge, non ci custodisce, non ci assiste? Perché Dio è lontano da queste nostre esperienze?".
E i Cristiani hanno sempre trovato - non lo dimenticate, perché forse vi aiuta a credere - sul loro cammino chi diceva: "Ecco, se tribolate, se patite, è per colpa vostra, per colpa dei tanti peccati che ci sono nel mondo".
I Cristiani hanno sempre trovato sul loro cammino qualche persona che diceva: "Verranno ancora castighi peggiori, verranno ancora guai peggiori!". E interpretavano in questo modo i "segni": una madonna che piange, un crocifisso che sanguina... Queste cose ci sono state sempre, nel corso della storia dei credenti!
E c'erano anche per i discepoli. Per loro il problema era più grave, perché subivano la persecuzione: li mettevano in carcere; qualcuno dei loro amici - qualche volta i figli, qualche volta i genitori - erano uccisi! Di fronte alla sventura anche loro si chiedevano: "Dov'è Dio?" e cercavano di ricordare le parole del Signore: e non trovavano mai una parola di minaccia, una parola in cui si accennasse al "castigo" di Dio!
Trovavano solo parole contrarie, come quelle che abbiamo ascoltato insieme: "Nessuno potrà strapparvi dalla mano di Dio! Voi siete pecore del Suo pascolo, siete i Suoi figli; e un giorno Dio asciugherà le lacrime dai vostri occhi! " E si dicevano, spesso con fatica: "Adesso è il compito nostro combattere il male, con tutta la passione del nostro cuore".
Questo vale anche per noi, fratelli. Quando vi guardate intorno, anche voi, con occhi smarriti, quando sentite tutto il peso del dolore del mondo, quando non avete parole che vi possano consolare - specialmente quando il dolore vi tocca da vicino - non pensate mai di aver perso la fede! Conservate dentro di voi il grido, la non-rassegnazione, la ribellione al dolore, al tormento del mondo!
Sento dentro di me come un grido! Perché io ho visto tante volte, attorno a me, gente che piangeva, gente con il cuore straziato, gente che faceva fatica a credere che Dio custodisse ancora la loro vita! Il dolore del mondo è un dramma, per chi crede!
E allora cercate anche voi di tenere nel cuore, se vi riesce, queste parole del Vangelo, la luminosa visione dell'Apocalisse; ascoltate la parola che Gesù cercava di dire alla Sua gente: la diceva Lui, che è stato crocifisso! Lui, che noi confessiamo morto ed anche risorto: "Non abbiate paura!".
Il nostro compito è di continuare a cercare la vita, la fedeltà alla giustizia, di combattere il male e il dolore, di costruire la pace e siamo nelle mani di Dio! Nessuno potrà strapparci dalle Sue mani - cioè dalla Vita, dalla pienezza della vita - se non in questo tempo, al di là della morte!
La certezza che Dio ci vuol bene, perché Cristo ha donato la Sua vita per noi, ma non è venuto come un mago, a togliere il dolore dalla nostra esperienza! Purtroppo rimane; e nel dolore, a volte, rimane lo smarrimento del cuore e la nostra solitudine! E facciamo fatica a credere che siamo ancora nelle mani di Dio e che nessuno potrà strapparci da queste mani! La fede a volte è una fede dolorosa, è una fede faticosa. È il dire a Dio: "Sì! anche se non vedo, anche se non capisco, so che Tu ci sei e che sei un Dio di vita e non di morte".
E poi, non lo dimenticate: accanto alla Croce, c'è quel Cero: è il segno della Resurrezione! Ma, vedete, è una piccola fiamma, oggi quasi soffocata dalla luce del sole: è la fiamma della nostra fede, della fiducia nella presenza di Dio nella nostra vita! A volte tremula, come una fiammella di candela... Eppure, è lì il segreto della nostra fede! È lì la certezza che Dio è dalla nostra parte, dalla parte della vita! E che un giorno parteciperemo anche noi, con questa "moltitudine immensa", a quel grande momento in cui "ogni lacrima sarà asciugata" e noi potremo sentirci, tutti, figli di un unico Padre!
Maria ci accompagni in questo cammino, indicando a noi suo Figlio che ci porta l’amore stesso del Padre. Lei è davvero la Madre che mostra il percorso che siamo chiamati a compiere per essere veri discepoli di Gesù buon Pastore.
Sentiamola vicina a noi e invochiamola nella certezza di essere soccorsi dalla sua materna misericordia, perché Lei, gloriosa e benedetta, possa essere protezione, aiuto e benedizione per ogni giorno della nostra vita.
PREGHIERA DEI FEDELI
La parola ascoltata dovrebbe aver fatto nascere nel nostro cuore intenzioni, propositi, desideri santi. Presentiamoli al Signore, con l’aiuto di Maria con semplicità e fiducia.
Preghiamo dicendo insieme: ascoltaci, o Signore
1 Per Papa LEONE XIV, i vescovi, i sacerdoti. Abbiano cura del gregge che loro affidato, lo servano con carità, lo guidino con sapienza, lo custodiscano da ogni male. NOI TI PREGHIAMO.
2 Per l'unità dei cristiani, perché le differenze e le incomprensioni reciproche non ci impediscano di riconoscere Gesù come unico pastore di tutti. NOI TI PREGHIAMO
3 Per i paesi in preda alla violenza, alla guerra, alla fame, alle malattie; per tutte le immense sofferenze di milioni di creature umane. Ognuno di noi sappia farsi, nel suo posto, un buon pastore che si prende cura del fratello. NOI TI PREGHIAMO.
4. Per tutti noi qui presenti: perché nei momenti di difficoltà sappiamo rivolgerci con fiducia alla Vergine Addolorata nella certezza che Ella ci aiuterà ad affrontarli con la sua materna intercessione, NOI TI PREGHIAMO
Vogliamo essere il tuo gregge, Signore, fidarci di te, affidarci a te e fare la nostra parte, rispondendo alle tue chiamate, ai tuoi inviti, perché il tuo nome sia santificato e benedetto nei secoli dei secoli. Amen.