QUARESIMA 2025 - CATECHESI ADULTI
PELLEGRINI DI SPERANZA
SERVIRE LA VITA, SERVIRE LA SPERANZA
MERCOLEDI 19 MARZO
"La Confessione, un Sacramento scomodo e difficile""
MERCOLEDI 26 MARZO
"Breve storia del Sacramento della Penitenza"
MERCOLEDI 02 APRILE
"Gesù ci porta alla Riconciliazione"
MERCOLEDI 09 APRILE
"Rito della Confessione"
ORE 15,00
presso il SANTUARIO
DELLA MADONNA DEL PIANTO IN ALBINO
don Giuseppe Ravasio
QUARESIMA 2025 - CATECHESI ADULTI
PELLEGRINI DI SPERANZA
SERVIRE LA VITA, SERVIRE LA SPERANZA
4a CATECHESI
MERCOLEDI 9 APRILE
"La Confessione, un Sacramento scomodo e difficile""
4 quaresima 2025 Rito della Confessione.pdf
4- Catechesi di Quaresima 2025
SCOPRIRE LA GIOIA DEL PERDONO
PREGHIAMO INSIEME
“O Dio pieno di misericordia, illuminami, perché Tu conosci tutte le mi vie e osservi tutti i miei passi.
Vieni, vera luce, e dissipa l’oscurità del mio cuore, perché io possa vedere ciò che in me non Ti è gradito e con cuore contrito possa pentirmi dei miei peccati, confessarli correttamente ed emendare la mia vita. Manda la Tua luce nella mia anima, e mostrami tutti i peccati che dovrei confessare.
Assistimi con la Tua grazia, e donami coraggio e forza perché riesca a esprimerli al sacerdote pienamente, umilmente e con cuore contrito, per così ottenere la perfetta remissione dei miei peccati mediante la Tua infinita bontà.
Amen”
Ascoltiamo la parola del Signore
Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
Se amate quelli che vi amano, che meritò ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio.
Rito della Riconciliazione
E’ il quarto dei sette Sacramenti Proviamo a ricordarli!
1. Battesimo
2. Cresima
3. Eucaristia
4. Penitenza o Confessione
5. Unzione dei malati
6. Ordine
7. Matrimonio
Il Sacramento della Riconciliazione. 5 “semplici” domande:
1. Come confessarsi ?
2. Quando confessarsi ?
3. Cosa confessare?
4. Con chi confessarsi?
5. Perchè confessarsi???
Procediamo per ordine rispondendo ad ogni domanda nel modo più breve e più chiaro possibile
1. Come confessarsi ?
Il Sacramento della Riconciliazione è come un viaggio.
Pronti? Si parte !!! Ci sono 5 tappe da attraversare:
1. l’esame di coscienza
2. il pentimento
3. il proposito
4. confessione (il dialogo sincero con il sacerdote)
5. l’assoluzione
1. L’esame di coscienza :
è il momento in cui andare a scovare i propri peccati e chiamarli con nome. L’esame di coscienza è come una visita dal medico per scoprire quali sono i virus che hanno colpito la nostra anima.
Ad esempio, ci si può ammalare di:
GHIRITE
È la malattia di chi è sempre pigro e non ha mai voglia di fare niente
PAVONITE
È la malattia di chi si mette sempre in mostra e vuole catturare gli sguardi e i complimenti degli altri
CONIGLITE
è la malattia di chi ha paura e scappa via di fronte a responsabilità e decisioni
VIPERITE
È la malattia di chi sputa veleno, dice parolacce o bestemmie, di chi giudica gli altri
MULITE
È la malattia di chi ha la testa dura e non ascolta mai i consigli degli altri.
Le malattie che abbiamo elencato sono un modo simpatico per dare un nome ai nostri peccati: pigrizia, superbia, non assumersi responsabilità, giudicare aspramente, ripiegarsi su se stessi …
Ce ne sono tante altre ma … toccherà a noi scoprirle.
Mi raccomando siate attenti medici di voi stessi!!! Dio vi ha affidato la cura della vostra anima:
nutritela pregando, andando a messa tutte le domeniche e partecipando ai sacramenti.
amate i vostri fratelli e i vostri amici, rispettate ogni persona.
curatela partecipando costantemente al sacramento della confessione.
Ci sono 4 tappe da attraversare:
1. l’esame di coscienza
2. il pentimento
3. il proposito
4. confessione (il dialogo sincero con il sacerdote)
5. l’assoluzione
2. Il pentimento:
Dopo aver scovato i peccati e averli chiamati per nome giunge il momento di pregare Dio con tutto il cuore per chiedergli scusa dei peccati.
Ci sono 3 tappe da attraversare:
1. l’esame di coscienza
2. il pentimento
3. il proposito
4. confessione (il dialogo sincero con il sacerdote)
5. l’assoluzione
3. Il proposito.
Il proposito è un impegno ben preciso che si prende fino alla prossima confessione. Consiste nel migliorare una parte di noi, quella che combina più guai. È importante ricordare l’impegno preso.
Nella prossima confessione potremo dire al sacerdote se si è riusciti a mantenerlo.
Ci sono 2 tappe da attraversare:
1. l’esame di coscienza
2. il pentimento
3. il proposito
4. confessione (il dialogo sincero con il sacerdote)
5. l’assoluzione
4. confessione
Il dialogo sincero con il sacerdote
Non abbiamo paura di aprire il nostro cuore. È difficile trovare qualcuno che ci ascolti, anzi, spesso ci lamentiamo perché “nessuno ci ascolta, nessuno ci capisce”. Il sacerdote invece è lì davanti a noi disposto ad ascoltarci. Lui non ci giudica, non punterà il dito contro di noi, non vuole farci alcun male.
Il sacerdote è lì per noi, per guarire la nostra anima. Lui ci porge la mano di Dio per risollevarci dal peccato. Non avere paura, non esitare. Lui è lì per noi.
C’è una 1 tappa da attraversare:
1. l’esame di coscienza
2. il pentimento
3. il proposito
4. confessione (il dialogo sincero con il sacerdote)
5. l’assoluzione
5. L’assoluzione
Veniamo assolti, cioè liberati dai nostri peccati. Recitiamo l’atto di dolore Poi il sacerdote impone le mani sul nostro capo e dice questa preghiera:
Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace.
poi pronuncia la formula di assoluzione:
«IO TI ASSOLVO DAI TUOI PECCATI NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO».
E con gioia e riconoscenza a Dio, che ci ha perdonato, facciamo il segno della croce e rispondiamo: Amen.
Le 5 tappe sono terminate:
1. l’esame di coscienza
2. il pentimento
3. il proposito
4. confessione (il dialogo sincero con il sacerdote)
5. l’assoluzione
Complimenti, siamo arrivati ad un punto importante del nostro percorso!!!
Fin qui abbiamo visto insieme come vivere il sacramento della riconciliazione. Vi ricordate le cinque domande da cui siamo partiti? Rinfreschiamoci un attimino la memoria:
Il Sacramento della Riconciliazione. 5 “semplici”domande:
1. Come confessarsi ?
2. Quando confessarsi ?
3. Cosa confessare?
4. Con chi confessarsi?
5. Perchè confessarsi???
Ora rispondiamo brevemente e chiaramente alle domande rimanenti.
2. Quando confessarsi ?
È importante non lasciar passare troppo tempo. L’ideale sarebbe riuscire a confessarsi almeno una volta al mese. L’anima è come una pianta, se non la si innaffia rischia di appassire.
3. Cosa confessare?
Ciò che ci manda più in crisi prima della confessione è ”cosa devo dire al sacerdote?” Se faremo un accurato esame di coscienza non avremo questo problema. Semplicemente dobbiamo aprire il nostro cuore a Dio.
4. Con chi confessarsi?
Per confessarci scegliamo, se è possibile, sempre lo stesso sacerdote. Certo, dovrà essere un sacerdote
nel quale si ha molta fiducia e confidenza. Lui potrà davvero darci una mano per costruire un’amicizia più profonda con Gesù, diventando la nostra guida spirituale.
5. Perchè confessarsi ???
Perché il sacramento della riconciliazione ci fa crescere nel nostro cammino di fede.
Solo se riconosciamo i nostri errori possiamo imparare a vivere da veri cristiani.
Non dimenticate mai ciò che sto per dirvi:
Dio ci ama e ci ha creato per essere felici. Il suo amore è così grande che va oltre le nostre debolezze,
oltre i nostri peccati. Accogliamo l’amore di Dio sperimentando la grazia di questo Sacramento.
Suggerimenti pratici
Non confessarti se non ti sei preparato a cambiare vita:
Ma a Pasqua?
Non importa; meglio una pasqua di meno che un'ipocrisia di più. Dovendo fare in fretta con l'auto, non ti verrà mai in mente di ingranare subito la quarta. E perché nella confessione dovremmo partire da un fatto che deve essere piuttosto un punto di arrivo?
Se la confessione è un "segno", suppone una realtà che la precede, cioè suppone tutto un lavoro di volontà che prende coscienza della propria povertà spirituale (pentimento) e decide di incontrare Cristo in cui iniziare la vita nuova (proponimento). Ora tutto questo processo va preparato in precedenza. Il confessionale è un punto di arrivo, come una firma apposta a tutto un lungo discorso.
Non confessarti se non dopo aver cercato tempo, luogo e circostanze adatte:
La Chiesa ha posto delle scadenze per la confessione: per molti sono diventate sostanza nel cammino di conversione, falsando tutto, riducendo la cosa più seria al formalismo più deludente.
La tradizione ha pure creato circostanze d'abitudine: primo venerdì del mese, funerali, matrimoni, ecc. E l'abitudine di queste date può aver richiamato qualcuno dalla pigrizia, ma a tanti ha tolto il valore della spontaneità e della sincerità.
Se vuoi fare una bella esperienza della confessione, sganciati dalle tradizioni e scegli il "tuo tempo giusto", quello in cui sei più disposto ad un incontro di fede, sei più libero per permettere una buona pausa di preghiera.
E scegli il luogo e la circostanza; come scegli il negozio per il vestito giusto.
Se è necessario prendi la macchina e fa' dei chilometri, ma cercati il posto adatto per incontrare l'abbraccio di Dio.
Non confessarti se hai paura di un dialogo sincero con il sacerdote...
Non si tratta di dire dei peccati "in qualche modo" e strappare un’assoluzione.
Il confessore deve incontrare te, non i tuoi peccati, deve poter entrare nell'intimo delle tue decisioni per poterti dire quella parola vera che, nel nome di Cristo, può determinare l'inizio o la direzione del tuo cammino di conversione.
Se il dialogo fra te e quell'altro dell'oltre "grata" non avviene in profondità rimarrai sempre un deluso della confessione.
Non confessarti privatamente quando hai la possibilità di una "confessione comunitaria”.
E’ una conquista del Concilio.
Se la carità è il grande comandamento, è soprattutto quando tentiamo di tornare al Padre che essa devemanifestarsi.
Non puoi sentirti solo mentre stai chiedendo perdono: attorno a te si stringe tutta la comunità ecclesiale, come in ogni sacramento.
La confessione comunitaria mette in evidenza questa realtà, convocando anche visibilmente i fratelli perché tutti insieme, pregando gli uni per gli altri, si ottenga il perdono del Padre comune.
Inoltre, insieme nella funzione penitenziale, si chiede perdono a Dio dei peccati "comunitari" cioè delle colpe tipiche di ogni gruppo o comunità come tale.
CONCLUDIAMO IN PREGHIERA
Dio onnipotente e misericordioso, che in modo mirabile hai creato l'uomo e in modo più mirabile l'hai redento,
tu non abbandoni il peccatore ma lo cerchi con amore di Padre.
Nella passione del tuo Figlio hai vinto il peccato e la morte
e nella sua risurrezione ci hai ridato la vita e la gioia.
Tu hai effuso nei nostri cuori lo Spirito Santo,
per farci tuoi figli ed eredi;
tu sempre ci rinnovi con i sacramenti di salvezza,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
siamo trasformati di giorno in giorno
nell'immagine del tuo diletto Figlio.
Noi ti lodiamo e ti benediciamo, Signore,
in comunione con tutta la Chiesa,
per queste meraviglie della tua misericordia,
e con la parola, il cuore e le opere
innalziamo a te un canto nuovo.
A te gloria, o Padre, per Cristo, nello Spirito Santo,
ora e nei secoli eterni. Amen.
I segni della Quaresima
digiuno, elemosina, preghiera
DIGIUNO
Il digiuno che piace al Signore
Digiuna dal giudicare gli altri: scopri Cristo che vive in loro.
Digiuna dal dire parole che feriscono: saziati di frasi che guariscono.
Digiuna dall’essere insoddisfatto: riempiti di gratitudine.
Digiuna dalle arrabbiature: rivestiti di pazienza. E di sorrisi!
Digiuna dal pessimismo: apriti alla speranza. E alla voglia di fare…
Digiuna dalle preoccupazioni inutili: riponi la tua fiducia in Dio.
Digiuna dal lamentarti: sorprenditi a pieni polmoni per quella meraviglia che è la vita.
Digiuna dall’amarezza: riempiti di perdono.
Digiuna dallo scoraggiamento: caricati di entusiasmo.
Digiuna dal dare importanza a te stesso: riserva tutte le tue attenzioni agli altri.
Digiuna dall’ansia per le tue cose: riempiti di amore per le cose di Dio.
ELEMOSINA
l’elemosina è un mezzo per ristabilire la giustizia quale Dio la vuole sulla terra, dando a tutti gli esseri ciò di cui essi hanno bisogno.
San Leone Magno insegnava in uno dei suoi discorsi sulla Quaresima: «L’elemosina … sotto il nome unico di “misericordia” abbraccia molte opere buone». Ogni gesto di generosità che dona ai poveri e ai bisognosi è frutto di una privazione personale. L’elemosina, anche se piccola, aiuta ad alzare gli occhi da noi stessi e ad avere compassione per chi stende la mano in cerca di aiuto.
L’elemosina nasce dalla misericordia, dall’interesse autentico per la vita dell’altro.
L’elemosina più̀ bella è ascoltare il fratello: un colloquio apre il cuore, può̀ rigenerare l’anima. Quando ascolto nella pace, la pace entra nell’intimo di chi mi parla. È un bene fatto bene: nessuno diventa famoso perché́ ascolta in silenzio...
Bisogna fare il bene “bene”, ossia senza farlo sapere e per farlo bene bisogna farlo di nascosto.
“Non sappia la destra quello che fa la tua sinistra”.
PREGHIERA
Ci sono tanti modi per pregare insieme:
Inizia col un bel “Segno di croce” dicendo: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
si può leggere anche il vangelo del giorno
si può mettere una intenzione particolare di preghiera.
si può chiedere perdono e mettersi in ascolto della Parola di Dio;
si può chiedere aiuto e professare la propria fede;
si può adorare davanti alla croce o all’Eucaristia;
si può dare lode a Dio per il suo grande amore e pregare cantando o in silenzio.
si può pregare insieme per la pace e per generare una cultura di pace,
Chiudi con il Padre nostro o l’Ave Maria o il Gloria al Padre.
Il Sacramento della Riconciliazione
Digiuno, elemosina e preghiera raggiungono il suo punto focale nel sacramento della Penitenza e della Riconciliazione, via per eccellenza della conversione del cuore e dell’impegno determinante per un rinnovamento spirituale.
Hai già pensato alla tua Confessione per celebrare bene la Pasqua del Signore?
MERCOLEDÌ DELLE CENERI
Il MERCOLEDÌ DELLE CENERI; inizia ufficialmente il periodo penitenziale della QUARESIMA, periodo di cammino verso la celebrazione della Pasqua.
Il rito che viene compiuto oggi è, sicuramente, molto suggestivo, anche per chi non è molto vicino alla fede o alla prassi ecclesiale. Il gesto dell’imposizione delle ceneri richiama infatti molti sentimenti: la penitenza, l’umiliazione, la conversione, ecc.
La celebrazione delle ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del giovedì santo. Molto tempo fa, infatti, la confessione non avveniva in modo ricorrente, ma una sola volta, ed in modo pubblico. Pubblica infatti era anche la confessione che avveniva per tutti i penitenti il Giovedì santo.
La teologia biblica rivela un duplice significato dell’uso delle ceneri.
1 - Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell’uomo.
2 - Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un cammino verso il Signore.
Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona. I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli si cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore.
La nostra liturgia attuale ha conservato entrambi questi concetti biblici: due infatti sono state le formule attraverso le quali viene tuttora imposta la cenere sul capo:
Ricordati che sei polvere e Convertitevi e credete al Vangelo.
La Chiesa continua a dire ad ogni uomo, ad ogni cristiano che tutti siamo continuamente bisognosi di conversione.
Disponiamoci quindi ad iniziare bene questo itinerario di conversione comunitario, per giungere con rinnovata gioia a celebrare la Santa Pasqua.
Ricordati che sei polvere
Convertitevi e credete nel Vangelo
Preghiera per il Mercoledì delle Ceneri
Ti preghiamo, Signore Gesù,
fa' che questa cenere che scenda sulle nostre teste
con la forza della grandine
e ci svegli dal torpore del peccato.
Fa' che questi quaranta giorni
siano un occasione speciale per convertire il nostro cuore a te,
e rimetterti al primo posto della nostra vita.
Donaci di saper riconoscere il tuo passaggio
e di vivere ogni istante con la certezza
che tu cammini in mezzo a noi,
che tu sai aspettare il nostro passo lento e insicuro;
che tu sai vedere in noi
quello che nemmeno sappiamo immaginare.
In questi quaranta giorni,
metti nel nostro cuore desideri
che palpitino al ritmo della tua Parola.
Maria aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera.
Amen.